Presso il Centro Cura Ferite Difficili di Ravenna a febbraio 2014 si presenta un paziente con acrocianosi agli arti superiori bilaterali con necrosi distale del 4° dito della mano destra e 2° -5° dito della mano sinistra con profilo anticorpale negativo per Lupus Eritematoso Discoide (LED)/ Sclerodermia/ Artrite Reumatoide/ Connetiviti. Indagine vascolare a favore di vascolopatia distale dei piccoli vasi arti superiori bilaterali. Prima di arrivare alla nostra attenzione è stato già trattato con prostaglandine (Iloprost), 6 infusioni, senza beneficio.
Sesso: M
Età: 59 anni
Fattori di compromissione e Patologie concomitanti: tabagismo fino a 10 giorni prima della prima visita (60 pacchetti/anno). Probabile sindrome di Raynauld da 2 anni poiché riferisce parestesie distali indotte dal freddo e dal contatto con l’ acqua fredda e migliorate dal caldo e l’ acqua calda.
Parametri rilevati in prima visita:
PA: 160/100
ptcO2: 37 mmHg (valore normale >40 mmHg),
FC: 65 bpm
Glicemia (HGT): 83 mg/dl
Hb: 13,6 g/dl
Laserdopplerflussimetria:
Il test solitamente viene applicato all’ alluce del piede interessato. In questo caso specifico è stato applicato ed eseguito al dito indice della mano sinistra, il peggiore rispetto agli altri.
I valori raccolti sono indicativi di vasocostrizione e deficit neuropatico periferico.
Percorso terapeutico:
La terapia veniva somministrata previo monitoraggio della pressione arteriosa (PA). La PA veniva monitorata anche durante e al termine della terapia.
Il profilo anticorpale precedentemente indagato è stato completato con la richiesta della crioglobulinemia. Inoltre è stato richiesta la capillaroscopia per chiarire il quesito di vascolopatia/Buerger.
Le indagini hanno portato alla diagnosi di vascolopatia. Il dolore intenso è stato trattato con Targin 10 mg. ogni 12 ore associato alla tachipirina da 1000 mg fino a 3 volte/die.
Le medicazioni venivano fatte quotidianamente, anche più volte al giorno, con toccature di betadine per asciugare il più possibile le escare. Dove possibile si tagliavano e si rimuovevano le parti staccate per tenere sempre pulito ed evitare raccolta di umidità.
Al termine delle sedute OTI, il paziente viene dimesso con un quadro clinico nettamente migliorato.
Il follow up a 6 mesi mostra la risoluzione completa del quadro clinico, senza recidive.