Le Linee Guida della regione Emilia Romagna sui criteri per l’uso appropriato della Terapia a Pressione Negativa nelle ferite acute e croniche è un documento validissimo e molto prezioso nel suo elaborato. (potete trovarle qui)
L' argomento è trattato in maniera completa e molto chiara. Ora vi riporto un passo dove sono rappresentate delle limitazioni d'uso:
"L’FDA (2011) ha pubblicato un report relativo alle segnalazioni di eventi avversi correlate all’utilizzo della TPN: dal 2007 al 2011 sono stati segnalati 12 casi di decessi
e 174 casi di eventi avversi. La maggior parte degli incidenti è avvenuto nel setting di assistenza domiciliare......
Il report identifica pazienti e situazioni a rischio di eventi avversi:
Una piccola osservazione però è caduta all' occhio critico di chi in camera iperbarica ci lavora quotidianamente.
La sicurezza è importantissima e tutte le norme sono rispettate e i dispositivi elettronici sono vietatissimi all' interno della camera iperbarica, così come accendini, orologi non subacquei ecc. Per quanto riguarda la Terapia a Pressione Negativa, nulla osta non inviare il paziente al trattamento iperbarico in quanto è possibile staccare la macchina prima della terapia in modo che il dispositivo elettronico rimanga all' esterno (spento) ed essere riattaccato al termine e impostato alla pressione terapeutica indicata. Questo è possibile per tutte le macchine per la TPN.
La terapia iperbarica dura 90 minuti e la sospensione della TPN per questa durata non comporta modificazioni in termini di risultato. Anzi, il suo utilizzo associato ad altre terapie contemporaneamente (come gli antibiotici, TPN, ecc) ha un effetto chiamato sinergico, ovvero, il risultato è maggiore che le singole terapie sommate insieme.
Con questa piccola osservazione, vi invito a fare riferimento alle linee guida, fondamentali per il nostro operato, ma in maniera intelligente.